Presentare l’Associazione “D’Archivio Cultura”, che ho l’onore di presiedere, mi riempie di gioia e anche di emozione.
Si tratta di un’associazione fondata da pochissimo tempo come emanazione del Gruppo Medico D’Archivio e nata grazie alla passione e all’amore per il territorio di mio padre Claudio D’Archivio.
Alla base del nostro impegno c’è dunque l’amore, fondamentale per intraprendere con serietà ogni iniziativa. Ma ci sono anche, altrettanto fondamentali, il desiderio e il piacere della conoscenza.
Non abbiamo naturalmente la pretesa di verificare se e quanto l’importante eredità lasciataci dai nostri avi sia stata adeguatamente fatta conoscere, e men che meno se sia stata tradotta in potenziamento dell’offerta culturale e in promozione e sviluppo turistico.
Più semplicemente, e modestamente, vogliamo solo cercare di contribuire, secondo le nostre possibilità, a far conoscere maggiormente, e se possibile a valorizzare, il patrimonio locale in ogni sua espressione. Crediamo infatti che sia importante rafforzare le identità locali, le sole in grado di rinnovare l’uso del patrimonio territoriale come risorsa.
Per questo abbiamo già pianificato una serie di iniziative: conferenze, incontri e anche pubblicazioni all’interno di una collana editoriale, sotto il titolo “Inediti & Recuperi”, che intende riproporre saggi e volumi del passato, poco noti o del tutto dimenticati, oppure opere inedite, di autori dell’area teramana e naturalmente su questioni legate strettamente al territorio.
Con il bellissimo e tipograficamente assai curato libro di Carla Tarquini dal titolo Palazzo Re e i suoi cieli dipinti, l’Associazione “D’Archivio cultura”, che lo ha pubblicato in partnership con l’autrice e presentato in una affollatissima Sala “Buozzi” a Giulianova lo scorso 18 settembre, è entrata in fase operativa, e credo nel migliore di modi. Il libro svela infatti, grazie alle sicure competenze della professoressa Tarquini, la paternità dello stupendo apparato decorativo che adorna l’ottocentesco palazzo Re, che peraltro in occasione della presentazione è stato possibile visitare grazie alla squisita cortesia del dottor Luigi Re e della sua gentilissima consorte, la Signora Rossella, che ancora ringrazio.
Un libro, aggiungo, che per la nostra associazione è oltretutto doppiamente importante perché riguarda Giulianova, splendida città che tanta parte ha avuto e continua ad avere nella storia del Gruppo Medico D’Archivio, che nel 2023 festeggerà il 25° della fondazione. Sempre e non a caso Giulianova ha poi ospitato, l’8 ottobre, la cerimonia di premiazione del concorso nazionale di poesia “parole d’archivio”, egualmente organizzato dall’Associazione “D’Archivio Cultura” dando così seguito al concorso di narrativa bandito nel 2020 dal Gruppo Medico D’Archivio.
Ventotto gli autori ammessi (e 4 gli esclusi per mancato rispetto delle norme del bando) provenienti un po’ da tutt’Italia: Abruzzo, Marche, Lazio, Umbria, Veneto, Calabria, Toscana, Emilia-Romagna, Liguria. Un dato, questo, che ci inorgoglisce e ci sprona a proseguire in quanto è evidente come il concorso, pur alla sua prima edizione, tuttavia sia riuscito a conquistare una sua visibilità nello scenario nazionale, direi più che dignitosa, credo grazie anche a due aspetti tra loro collegati e ambedue importanti. In primo luogo il concorso non ha comportato per i partecipanti alcun onere. L’altro aspetto concerne le modalità, assai rigorose, di selezione degli elaborati. Le poesie valide sono state infatti assegnate in forma anonima per la valutazione alla Giuria, presieduta da Giuliana Sanvitale e composta da Eleonora Cruciani, Loretta Iacono, Gabriele Di Leonardo e Giancarlo Prosperi. La Giuria, valutate le poesie, ha quindi approntato una graduatoria assegnando il primo, il secondo e il terzo posto nonché i premi speciali.
Gli autori delle poesie vincitrici sono stati individuati successivamente associando il titolo all’identità tenuta segreta.
È chiaro come questa procedura sia stata adottata, lo ripeto, per garantire la massima imparzialità da parte della Presidente Sanvitale e dei giurati, ai quali va la mia gratitudine per l’ottimo e impegnativo lavoro svolto. Il mio grazie va pure, doverosamente, al Sindaco e all’Amministrazione comunale di Giulianova per aver voluto patrocinare il concorso, nonché ai Sindaci e alle amministrazioni comunali di Controguerra e di Fano Adriano per aver assicurato la loro collaborazione relativamente ai premi speciali “Collina” e “Montagna”.
La giuria ha decretato la vittoria di Marcello Comitini di Roma. Al 2° posto Carina Spurio di Teramo e al 3° posto Bruno Centomo di Santorso (Vicenza). Il premio speciale “Collina-Controguerra” è stato assegnato a Vittorio Verducci di Notaresco e il premio speciale “Montagna-Fano Adriano” è andato alla scrittrice e giornalista di Castelli Manuela Romitelli: questo premio è stato ritirato dai genitori in quanto la vincitrice era scomparsa a giugno, mentre la Giuria era intenta nella selezione. Menzioni d’onore ad Alda Magnani di Porporano (Parma), a Davide Rocco Colacrai di Terranuova Bracciolini (Arezzo), a Giuseppe Mandia di Perugia, a Maria Natalia Iiniti di Bova Marina (Reggio Calabria) e a Franca Prosperi di Roseto degli Abruzzi (Teramo).
Per il nuovo anno l’Associazione ha in serbo molte altre iniziative. Tornerà naturalmente il concorso “parole d’archivio’ con un premio in più, quello dedicato alla memoria di Manuela Romitelli e che sarà sponsorizzato dal Gruppo Medico D’Archivio e da Teramo-lsola Odontoiatrica. Abbiamo poi deciso di distribuire gratuitamente libri a tutte le biblioteche pubbliche presenti nella provincia di Teramo. incluse ovviamente quelle scolastiche. L’iniziativa si chiamerà “Almeno uno”, nel senso che a ogni biblioteca che farà richiesta sarà donato almeno un libro, con prevalenza di quelli riguardanti il nostro territorio e più in generale l’Abruzzo.
Letizia D’Archivio