La settimana che va dal 19 al 25 maggio 2014 sarà completamente dedicata a sensibilizzare l’opinione pubblica e il mondo scientifico sui crescenti problemi legati alle malattie della tiroide, ed alla relativa prevenzione. Sponsor della manifestazione sono:
1. Associazione Italiana della Tiroide (AIT)
2. Associazione Medici Endocrinologi (AME)
3. Società Italiana di Endocrinologia (SIE)
4. European Thyroid Association (ETA)
5. Comitato Associazione Pazienti Endocrini (CAPE)
In sostanza, si vuole estendere l’informazione sulla cultura della prevenzione individuale in modo da realizzare il modello della “welfare community”. Le malattie tiroidee possono essere facilmente diagnosticate e curate se si pone attenzione ai loro sintomi specifici. La Settimana Mondiale della Tiroide deve rafforzare la consapevolezza che la carenza di iodio è la maggiore causa, completamente prevenibile, di malattie tiroidee che, come dice lo slogan di quest’anno, interessano “il corpo e la mente”. Il mezzo più semplice e sicuro per garantire un apporto alimentare di iodio sufficiente al buon funzionamento della tiroide è il sale da cucina fortificato con iodio, il cui consumo non deve superare i 5 grammi al giorno, che garantiscono la dose giornaliera di 150 microgrammi. La profilassi volontaria con sale iodato non entra in conflitto con la raccomandazione di ridurre il consumo di sale da cucina per prevenire i danni cardiovascolari e renali da eccesso alimentare di sodio. Particolare attenzione bisogna prestare in gravidanza: la gestante e il nascituro sono i soggetti più vulnerabili alla carenza di iodio e una gravidanza condotta in condizioni di iponutrizione iodica può essere a rischio per lo sviluppo psico- neurologico del bambino. La settimana mondiale della Tiroide e la Stampa devono educare la popolazione medica e generale a controllare la funzione tiroidea in base ad uno “screening selettivo”, non generalizzando indiscriminatamente. Molta importanza, in questo percorso, è data alla Stampa: deve indirizzare gli investimenti verso la prevenzione ed educare alla diagnosi precoce dei tumori tiroidei, più che triplicati nella loro incidenza.